Leonzio (in latino Leontius; in greco antico: Λεόντιος?, Leòntios; ... – Seleucia sul Calicadno, 488) fu un usurpatore dell'imperatore romano d'Oriente Zenone.

Biografia

Leonzio era di origine siriana (proveniva da Dalisandos) e sotto Zenone divenne magister militum per Thracias (comandante in capo delle truppe imperiali in Tracia).

Nel 484, il generale di origine isaurica Illo decise di rompere i rapporti con l'imperatore Zenone, anche lui isaurico: l'imperatore gli mandò contro Leonzio, ma Illo riuscì a convincere Leonzio a passare dalla sua parte. Zenone non incontrava il favore del popolo di Costantinopoli, un attore importante della politica bizantina, in quanto isaurico e dunque barbaro (per questa ragione aveva già subito una usurpazione nel 475/476, ad opera di Basilisco); Illo decise allora di non prendere per sé la porpora ma di elevare al trono Leonzio.

L'incoronazione di Leonzio ebbe luogo a Tarso il 19 luglio 484 — Il giorno fu scelto seguendo i consigli di alcuni astrologi, affinché fosse propizio —, per mano dell'imperatrice vedova Verina, la quale inviò poi una lettera ai governatori delle diocesi di Oriente e di Egitto con l'ordine che accettassero l'usurpatore come imperatore. Leonzio fu riconosciuto ad Antiochia, dove entrò il 27 luglio, e in alcuni altri posti; ebbe persino il tempo di nominare dei funzionari e di coniare delle monete, prima di fronteggiare la reazione di Zenone.

L'esercito di Zenone, costituito da truppe romane e ostrogote e comandato da Teodorico l'Amalo o da Giovanni il Goto, sconfisse l'esericito ribelle ad Antiochia (8 agosto) e forzò Illo e Leonzio a rinchiudersi all'interno della fortezza di Papurius, dove gli insorti resistettero per quattro anni. Nel 488 la fortezza cadde per tradimento; Leonzio fu messo a morte, decapitato a Seleucia sul Calicadno (moderna Silifke), e la sua testa fu inviata a Zenone.

L'usurpazione di Leonzio e Illo ebbe anche un connotato religioso. Sebbene entrambi fossero cristiani, la loro rivolta cercò ed ebbe il sostegno dei pagani, o per lo meno di alcuni di loro, tra cui il poeta, filosofo e indovino Pamprepio, nominato magister officiorum di Leonzio.

Note

Bibliografia

  • Elton Hugh, Leontius (AD 484-488), in De Imperatoribur Romanis. URL consultato l'8 agosto 2019.
  • William Smith (a cura di), Illus, in Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology.
  • Frank R. Trombley e John W. Watt, The Chronicle of Pseudo-Joshua the Stylite, Liverpool University Press, 2000, p. 14, ISBN 0853235856.
  • Stephen Williams, The Rome That Did Not Fall: the survival of the East in the fifth century, Routledge, 1999, p. 195, ISBN 0415154030.

Altri progetti

  • Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Leonzio

Collegamenti esterni

  • Moneta di Leonzio, su romancoins.info.

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