Le automotrici E.624 delle Ferrovie dello Stato erano una serie di automotrici elettriche progettate per il trasporto locale.
Storia
Le unità erano classificate dalle FS come gruppo E.624.001-018, che raggruppava veicoli di diversa costruzione e provenienza.
Le unità 001 e 002 risalivano agli anni trenta del Novecento; in origine classificate E.24 furono fra le prime elettromotrici ad entrare in servizio per le FS.
Le E.624.003-008 furono invece costruite per la Società Italiana Ferrovie e Tramvie (SIFT) che fra le altre eserciva le linee Piacenza-Bettola e Piacenza-Cremona: quando le FS rilevarono quest'ultima confermarono l'ordine in atto per la costruzione di 6 elettromotrici ed altrettante rimorchiate che avrebbero dovuto prestarvi servizio, in aggiunta alle 3 in servizio sulla linea per Bettola, classificate dalla SIFT Macd 51-53. Nel 1936 tali rotabili furono dunque inseriti nel parco FS come EBCiz 624.003-008 e pCiz 620.001-006 ed inizialmente destinati al servizio sulla ferrovia Porrettana. Nel 1940 le 6 composizioni vennero inviate in Campania per prestare servizio sulla "metropolitana FS" di Napoli assieme alle prime due unità sopra citate. La coppia EBCiz 624.008 pCiz 620.006 fu noleggiata nel 1941 alla SIFT che due anni dopo l'acquistò, rinumerandola Macd 54 Rc 103.
Durante la seconda guerra mondiale le unità 003 e 005 rimasero gravemente danneggiate e furono di conseguenza demolite, rispettivamente nel 1948 e 1946, così come la rimorchiata pCiz 640.003.
Per far fronte alla carenza di materiale le FS decisero dunque di ricostruire come elettromotrici 3 rimorchiate, che assunsero i numeri rimasti "vacanti" venendo classificate come EBCiz 003, 005 e 008.
Due ulteriori esemplari, classificati E.624.009 e 010, provennero invece dalla trasformazione delle rimorchiate pilota pCiz 320.001-002 che erano state costruite contestualmente alle unità 001 e 002.
Infine, le unità E.624.011-018 vennero ricavate dalle rimorchiate pilota EpCiz 623.300-340 in servizio sulla rete delle "Varesine" a terza rotaia.
Le E.624 fecero servizio sulle linee afferenti al nodo di Napoli fino agli anni ottanta. L'unità 008 fu demolita nel 1974, mentre le altre vennero noleggiate a più riprese alla Ferrovia Benevento - Cancello (SFS - Strade Ferrate Sovvenzionate, poi FBN): le E.624.002-004 furono immesse in servizio su tale linea nel 1978. Su tale impianto dal 1967, anno della chiusura della Piacenza-Bettola, prestavano servizio le 4 unità ex SIFT.
Nel 1980 le E.624.001 e 002 furono acquistate dalla LFI, esercente le linee Arezzo-Sinalunga e Arezzo-Stia, cui si aggiunsero nel 1983 le unità 009 e 012. Di tali elettromotrici, sottoposti ad una radicale ricostruzione della cassa, rimangono in servizio in Toscana solo due unità, essendo state le E.624.001 e 002 demolite negli anni duemila in seguito ad un incidente.
Caratteristiche tecniche
La pesante cassa in lamiera chiodata propria delle unità "piacentine" richiamava nelle forme i tram interurbani americani chiamati Interurbans e caratterizzava esteticamente tali rotabili.
Realizzate (almeno le unità 003-008) dalle Officine Reggiane le elettromotrici pesavano 54 t ed avevano rodiggio Bo'Bo'; la potenza oriaria era di 544 kW (potenza continuativa 408 kW) erano dotate del rapporto di trasmissione 25/62 (in seguito modificato in 23/61) che consentiva loro una velocità massima di 120 km/h.
Prospetto riassuntivo
Note
Bibliografia
- Adriano Betti Carboncini, Giovanni Cornolò, Elettromotrici "Piacentine" in I Treni Oggi n. 19 (aprile 1982), pp. 20–26.
- Giovanni Cornolò, Automotrici elettriche. Dalle origini al 1983, (ristampa anastatica di Automotrici elettriche FS, Parma, Ermanno Albertelli Editore, 1985), Ponte San Nicolò (PD), Duegi Editrice, 2011, ISBN 88-95096-05-3.
Voci correlate
- Ferrovia Piacenza-Bettola
- Ferrovia Benevento-Cancello
- Rotabili italiani
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Scheda tecnica - leferrovie.it, su leferrovie.it. URL consultato il 16 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2016).



